
Ferrovia Naracauli-Tinacci-Piscinas
Una linea ferroviaria per trasportare il minerale arricchito dalla Laveria Brassey fino a Piscinas
La ferrovia rappresenta un esempio significativo dell’ingegneria industriale ottocentesca, concepita per ottimizzare il trasporto dei materiali in un territorio complesso e impervio; collegava Naracauli allo scalo di Piscinas e fu progettata nel 1872 dall’ingegnere francese Léon Gouin. L’infrastruttura era stata concepita per trasportare il minerale arricchito dalla Laveria Brassey fino a Piscinas, dove una struttura articolata, composta da magazzini, binari di manovra e un imbarcadero in legno, consentiva il carico del minerale sulle “bilancelle”. Queste imbarcazioni a vela trasportavano il materiale fino a Carloforte, per essere poi trasferito su navi più grandi dirette agli stabilimenti metallurgici di Pertusola o Crotone, dove avveniva l’estrazione del metallo.
Oltre al trasporto del minerale, la ferrovia svolgeva un ruolo cruciale per l’approvvigionamento di carbone e legname, materiali essenziali per l’armatura di pozzi e gallerie. Presso la stazione di Naracauli, in prossimità della Laveria, erano state realizzate delle tramogge che facilitavano il caricamento dei vagoni Decauville. Questi convogli trasportavano il concentrato minerario lungo il tracciato ferroviario fino allo scalo di Piscinas.
Il percorso della ferrovia si sviluppava seguendo il fondovalle del Rio Naracauli, alternando tratti che si mantenevano sulla sponda destra a brevi attraversamenti su ponticelli per raggiungere la località di Tinacci. A Tinacci, in corrispondenza della confluenza tra il Rio di Bau e il Rio Naracauli, sorgeva una piccola stazione ferroviaria con un piazzale di deposito, punto di raccordo tra il ramo ferroviario proveniente dalla miniera di Bau e la linea principale diretta a Piscinas.
Inizialmente, la trazione lungo la ferrovia era affidata ai cavalli, e per questo motivo accanto al magazzino della galena a Piscinas era stata costruita una scuderia destinata al ricovero degli animali. L’armamento ferroviario era a scartamento ridotto, con binari posati su traversine in legno alternati a conci di granito locale, un sistema che garantiva stabilità su un tracciato irregolare. Nei primi decenni del Novecento, la trazione animale fu progressivamente sostituita da locomotive a vapore, aumentando l’efficienza del trasporto. Per garantire l’autonomia delle locomotive lungo il percorso, nei pressi della sorgente di Scioppadroxiu venne realizzata una cisterna utilizzata per il rabbocco della riserva d’acqua. Il servizio ferroviario rimase operativo fino alla fine degli anni Quaranta, quando il trasporto su gomma iniziò a prevalere per costi e flessibilità. Per molti anni, la strada che collega Naracauli a Piscinas ricalcò quasi interamente l’antico tracciato ferroviario. Solo in pochi tratti il percorso originale risulta oggi abbandonato, principalmente a causa di dissesti idrogeologici provocati dall’erosione del Rio Naracauli.
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