Pozzo Casargiu di Ingurtosu

Un singolare esempio di archeologia industriale

Pozzo Casargiu di Ingurtosu

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Situato nella suggestiva regione mineraria di Ingurtosu, il Pozzo Casargiu è un singolare esempio di archeologia industriale.

Il sito, all’interno della concessione mineraria di Ingurtosu, è raggiungibile percorrendo la strada sterrata che collega Ingurtosu a Montevecchio (SP66), poco dopo il passo di Genna Craboni.

La costruzione del pozzo iniziò nel 1881, quando la Sardegna viveva una fase di grande sviluppo legata all’estrazione mineraria.

Progettato per sfruttare i ricchi giacimenti del filone Ingurtosu e del filone secondario Cervo che prende da questo punto il nome di Montevecchio.

Il Pozzo rappresentava una soluzione ingegneristica avanzata per l’epoca.

La sua struttura, essenziale ma funzionale, era dotata di una macchina estrattiva a vapore e un macchinario moderno che azionava gabbie in legno utilizzate per trasportare materiali e minatori.

Oltre alla sua importanza tecnica, il Pozzo Casargiu si inserisce in un contesto storico più ampio: fu uno dei simboli dell’industria mineraria sarda, che a cavallo tra Ottocento e Novecento rappresentava una delle principali risorse economiche dell’isola.

















Prospetto del Pozzo Casargiu di Ingurtosu (Crediti: IGEA - Archivio storico minerario di Monteponi)

Prospetto del Pozzo Casargiu di Ingurtosu (Crediti: IGEA - Archivio storico minerario di Monteponi)

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